È accaduto in Cina: la food blogger Tizi ha condiviso con i suoi 8 milioni di follower, sul popolare social cinese Douyin, il video in cui acquista, cucina e mangia uno squalo bianco, specie rarissima e quasi in via d’estinzione. Ora rischia dai 5 ai 10 anni di carcere.
«Può non sembrare, ma la sua carne è davvero molto tenera» dichiara la blogger guardando in camera tra un boccone e l’altro. Nel video, che è tuttora presente online, Tizi mostra prima il momento dell’acquisto dello squalo al mercato del pesce di Nanchong, seguito dalla scena divenuta virale in cui si sdraia sorridente accanto alla carcassa per mostrarne le dimensioni. Poi la video-ricetta: la pulitura, il taglio dell’esemplare, la marinatura, la cottura alla brace e alla fine l’utilizzo della testa per preparare una zuppa.
Una serie di scene surreali, oltre che di cattivo gusto, poiché in Cina la legge prevede il carcere per chi cattura, commercializza e mangia lo squalo bianco: il pesce predatore più grande del mondo infatti è rarissimo e si stima che tra il Sud Africa e le coste dell’Australia ci siano appena 3500 esemplari, motivo per il quale l’Unione internazionale per la conservazione della natura la considera una specie “vulnerabile”.
In pochissimo tempo sono piovute addosso alla blogger una valanga di critiche dalle quali Tizi ha provato a difendersi, inutilmente, affermando che il pesce acquistato era stato allevato in cattività. Questa precisazione, ovviamente, è servita a poco: infatti lo squalo bianco non solo non può essere allevato ma vive e si riproduce solo in libertà, oltre al fatto che per impiega moltissimi anni per raggiungere la maturità sessuale. Solo poco dopo infatti il caso ha attirato anche l’attenzione della polizia cinese che al momento sta portando avanti le indagini: sebbene infatti l’influencer ritenga di aver acquistato lo squalo al mercato del pesce a sud-ovest del Paese, secondo la polizia l’esemplare arriverebbe dal mercato nero.