Il tempo passa e pare che i vegetariani e i vegani non rimarranno a lungo soli, anzi. Dal mondo arrivano continue notizie sulla nascita di aziende che si dedicano alla creazione di prodotti “finti”: carne vegetale, uova senza uova e via di seguito. Gli allarmi sulla non-sostenibilità ambientale ed economica del regime alimentare attuale di gran parte del mondo paiono aver scosso qualche coscienza ma anche fatto tintinnare qualche portafoglio: il buisness è dietro l’angolo (o quasi).
Ecco alcuni esempi di aziende che stanno tentando la strada del “cibo-alternativo“: vengono dagli Stati Uniti, uno dei maggiori produttori e consumatori di carne del mondo. La prima azienda si chiama “Beyond Meat”, si trova a San Francisco, e produce alimenti interamente vegetali che riproducono sapore e consistenza della carne. Ecco, per esempio, le Chicken-free streeps Grilled (straccetti che simulano la carne di pollo grigliata ma che sono completamente a base vegetale ed adatti anche ai vegani) oppure le Chicken-free streeps sesaoned anche queste a base di proteine della soia, cotte al forno e con il sapore di pollo alle spezie. In Italia non esistono (ancora) rivenditori di questi prodotti, ma la speranza è l’ultima a morire. Questi alimenti, come viene raccontato sul sito www.beyondmeat.com, sono realizzati con alimenti vegetali non OGM. La domanda che si pone il fondatore di Beyond Meat, Ethan Brown, è: “Come possiamo continuare ad allevare e mangiare animali in questo modo, quando sappiamo che le alternative vegetali esistono?” (e sono anche più economiche, aggiungiamo noi).
Il secondo esempio di azienda è ancora più particolare perché si è dedicata allo studio e alla creazione di un prodotto di origine vegetale che possa sostituire le uova: la cosa favolosa è che pare esserci riuscita alla grande (a giudicare dalle foto dei dolci morbidi e soffici pubblicate sul loro sito www.hamptoncreekfoods.com). L’azienda è composta da un team di esperti in tecnologie alimentari che per lungo tempo ha lavorato alla creazione di un sostituto davvero funzionale delle uova che avesse lo stesso potere addensante, che si potesse montare (ma ve le immaginate le meringhe vegane?), e che desse anche la stessa esperienza al gusto e alla vista: alla fine ce l’hanno fatta. La cosa che però non si riesce ad evincere dai tanti dati presentati dall’azienda su questo uovo-non-uovo sono le caratteristiche nutritive: resta il fatto però che i muffin e i soufflé delle foto sembrano perfetti (sperando che non siano un fake, ovviamente).
E’ certamente interessante notare infine come la produzione di sostituti della carne e delle proteine animali in genere stia prendendo piede e non sia qualcosa di fantascientifico: pare che tra i fondatori di Beyond Meat ci siano due dei fondatori di Twitter. Se non ne capiscono loro di innovazione e futuro…
Federica Giordani