La crisi del comparto zootecnico in Italia è reale e la discesa non è iniziata certo solo dopo l’annuncio dell’Oms. Il calo dei consumi è stato inesorabile e dovuto alla sempre maggior consapevolezza alimentare degli Italiani. Detto questo, però, il comparto di produzione carne del nostro paese dopo aver minacciato denunce all’Oms, e aver pianto lacrime di coccodrillo dopo le immagini del macello di Ghedi, è corso ai ripari chiedendo interventi massicci al Governo che ha prontamente risposto.
Cosa prevede la Legge di Stabilità
Gli onorevoli Guido Guidesi (Lega Nord) e Nicodemo Oliverio (Partito Democratico) hanno proposto un emendamento alla Legge di Stabilità che prevede “di aumentare la compensazione IVA sulle carni bovine e suine (passando rispettivamente a 7,7 per cento e all’8 per cento), destinando al comparto ulteriori 20 milioni di euro in un momento particolarmente delicato per la zootecnia italiana”. Questa iniziativa è stata accolta con grande soddisfazione dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina e anche dal Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo:”Dopo i falsi allarmi lanciati sulla carne, – si legge sul sito di Coldiretti – è importante l’intervento di sostegno degli allevamenti italiani che generano nella filiera 180mila posti di lavoro, in un settore chiave del Made in Italy a tavola, che vale – da solo – 32 miliardi di euro, 1/5 dell’intero agroalimentare tricolore”. Va segnalato che anche il comparto agricolo dovrebbe essere sostenuto dall’approvazione della legge con l’eliminazione di Irap e Imu sui terreni. Lo stesso ministro Martina su Twitter ha dichiarato a riguardo: “La legge di stabilità approvata ieri è tra le più agricole degli ultimi anni”.
In aula nel frattempo di guarda “Cowspiracy”
Nel frattempo il 16 dicembre in un aula della Camera dei Deputati il Movimento 5 Stelle ha promosso la proiezione insieme all’associazione Essere Animali, del documentario “Cowspiracy” che parla dell’impatto della produzione di carne sull’ambiente. In aula non molti gli esponenti politici, ma molti della società civile, già vegetariani o vegani. Utilità politica? L’onorevole Bernini che ha promosso l’incontro ha parlato di un’interrogazione parlamentare che cercherà di porre attenzione sul tema.