Ha fatto la storia della musica rock, ma è celebre anche per il suo impegno nel sociale e come attivista per i diritti animali: parliamo di Brian May – glorioso chitarrista nonché fondatore dei Queen – che nel 2009 ha fondato Save Me Trust, organizzazione inglese che si occupa del recupero e della salvaguardia degli animali selvatici in difficoltà, per “dare loro una voce”. In particolare, l’associazione lotta contro quella minoranza della nostra società che “perseguita e tortura la fauna selvatica per sport”, e ha fatto dell’opposizione all’abbattimento selettivo dei tassi a scopo scientifico una delle questioni chiave del proprio agire. L’Inghilterra, infatti, da qualche anno porta avanti una vera e propria “battaglia” contro questi animali, considerati la causa di tubercolosi nei bovini: solo nel 2016 ne sono stati abbattuti 10 mila esemplari, in una mattanza che secondo il Guardian non si è mai fermata.
Brian May: la musica, l’astrofisica e il veganismo
Negli anni ’70 Brian May era un giovane musicista britannico, chitarrista in una band chiamata “Smile” e prossimo a completare gli studi universitari in fisica. Sarà l’incontro con un giovane di nome Farrokh Bulsara (che di lì a poco avrebbe cambiato il proprio nome in “Freddie Mercury“) a cambiare per sempre la vita di May e la storia della musica a livello mondiale: nascevano i Queen, la band rock più celebre della storia e che negli anni avrebbe venduto oltre 300 milioni di dischi nel mondo.
May si dedicò interamente alla musica, diventando uno dei chitarristi più celebri, ma dopo 37 anni decise di tornare a dedicarsi a una delle sue più grandi passioni: compiuti i 60 anni ritornò sui libri, ottenendo il dottorato in astrofisica e diventando collaboratore della squadra scientifica della NASA per New Horizons, la sonda spaziale in missione su Plutone. Non sono molte le persone al mondo che possono vantare un corpo celeste che porti il loro nome, ma May è tra i pochi fortunati: ne è la prova l’asteroide 52665 Brianmay, scoperto nel 1998.
Diritti degli animali e scelta alimentare
Dal 2009 May ha intrapreso anche un percorso nell’attivismo per gli animali, proprio con la fondazione di “Save Me Trust”, tanto da essere stato nominato nel 2012 come vicepresidente della RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals), ente di beneficenza che in Inghilterra opera fin dal 1824 per la salvaguardia dei diritti animali. Con la sua associazione, May difende i diritti degli animali selvatici sul territorio britannico, con una particolare attenzione alla lotta (anche in Parlamento) contro la caccia alla volpe, la caccia al trofeo (che, normalmente, è rappresentato da un animale selvatico morto o da una parte di esso) e l’abbattimento indiscriminato dei tassi. Tra i progetti dell’associazione, inoltre, ci sono il ringiovanimento di antichi boschi per creare habitat protetti per la fauna selvatica ma anche il lancio di una petizione che chieda l’introduzione in Inghilterra della “Legge di Cecil” (Cecil’s law), che in onore del leone Cecil – abbattuto brutalmente per ottenere un trofeo di caccia – chiede il divieto di importazione di questi “trofei” sul suolo inglese.
OK it’s too hard to go Vegan right now? Agreed. I didn’t get there yet. But to eat LESS meat ? Good for Planet, Animals and YOUR health. Bri
— Dr. Brian May (@DrBrianMay) 27 novembre 2015
Vegetariano convinto, May ha raccontato ai media (ma anche in un post su Twitter, qua in alto) le sue difficoltà verso il passaggio a una dieta 100% vegetale: “Vorrei essere vegano, ma per adesso non sono ancora riuscito a compiere questo percorso. Molti dei miei amici lo sono e onestamente mangio molto cibo vegano, ma non posso definirmi tale: ho un debole per il formaggio e mi è davvero difficile rinunciarvi, anche se non mi piace il modo in cui viene prodotto”. Nonostante questo, il pensiero del musicista a riguardo dello sfruttamento animale è chiaro: “Penso che abbiamo ingiustamente il dominio su ogni creatura di questo pianeta, abbiamo dei diritti che non credo che dovremmo avere. Abbiamo sbagliato tutto: non siamo stati messi qui per sfruttare e abusare di qualsiasi altra creatura su questo pianeta, siamo qui per fare del bene. Quindi, sì, dovremmo essere tutti vegani. Dannazione, dovremmo esserlo”. Non sono mancate anche gli appelli da parte del chitarrista verso una scelta più compassionevole; nel video qua in basso, per esempio, invita i fan ad ascoltare il discorso di Gary Yourofsky – controverso attivista per i diritti degli animali – riguardo alla scelta vegana: “Vi cambierà la vita per sempre” chiosa.