Un esercizio di grammatica infelice, e scoppia la protesta. È successo in Provincia di Varese, da dove si è diffusa attraverso Facebook l’immagine di un compito di italiano per alunni della scuola elementare. L’esercizio riporta una vignetta nella quale un bambino con fare violento percuote con una bacchetta un cane dolorante, con di fianco la frase, scritta con grafia da bambino, “Pierino percuote il cane con il bastone”.
L’immagine, attribuita a un compito che sarebbe stato fatto fare in una scuola primaria di Porto Ceresio, nel varesotto, è diventata presto virale suscitando la protesta e l’indignazione di molte persone. C’è anche chi ha chiesto le dimissioni dell’insegnante che avrebbe fatto eseguire il compito, tacciato come un esempio di “istigazione alla violenza”.
Non è la prima volta che si verificano episodi di questo genere anche se proprio dall’anno scolastico in corso, per iniziativa congiunta del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dell’Istruzione, tutela degli animali e dell’ambiente e alimentazione sostenibile dovrebbero aver fatto la loro comparsa nei programmi scolastici italiani. Qualche mese fa era stata lanciata anche una petizione su Change.org per chiedere al Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, una revisione delle modalità con le quali programmi, insegnanti e libri scolastici affrontano il tema degli animali e dei prodotti di derivazione animale. “Gli animali – si legge nel testo della petizione – sono nostri compagni di viaggio su questo pianeta, non sono oggetti e non devono essere considerati tali, né sui libri, né dagli insegnanti e tanto meno dagli studenti”.