Stop agli animali nei circhi: l’Italia sta finalmente per allinearsi alla maggioranza dei Paesi europei. La notizia, riportata in queste ore dalla LAV (Lega Anti Vivisezione), riguarda il Disegno di Legge n.2287, presentato dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Franceschini e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Padoan lo scorso 16 marzo.
Cosa prevede il DDL
“La revisione delle disposizioni in tema di attività circensi, specificamente finalizzate alla graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse”. Non si conoscono ancora i dettagli della legge né le tempistiche del passaggio in aula, ma il cammino sembra ormai tracciato: anche noi stiamo per indirizzarci verso una concezione dello spettacolo più moderna, rispettosa degli animali.
La situazione in Europa
Sono 21, precisamente, i Paesi che hanno introdotto divieti – totali o parziali – di utilizzo di animali nei circhi. Cipro, Grecia e Malta vietano per legge qualsiasi utilizzo, mentre Lettonia, Austria, Croazia, Olanda, Slovenia e Norvegia hanno limitato il divieto alle specie selvatiche. Repubblica Ceca, Svezia, Danimarca, Polonia, Estonia, Finlandia, Ungheria, Bulgaria e Portogallo, infine, limitano l’utilizzo di determinate specie con differenze tra un Paese e l’altro.
E in Italia?
Noi di Vegolosi.it abbiamo spesso scritto di questo tema, segnalando anche le iniziative e direttive intraprese a livello locale, come nel caso di Milano e Padova, città che hanno preso, seppur diversamente, una posizione nei confronti degli animali nei circhi.
Una pratica barbara pronta a tramontare
Nell’agosto 2015 la Federazione Europea dei Veterinari aveva preso una posizione netta dicendo che “l’uso di mammiferi esotici, specialmente elefanti e grandi felini nei circhi riflette una visione tradizionale ma obsoleta degli animali selvatici. Non c’è alcun beneficio di carattere di conservazione, ricerca o educazione che possa giustificare l’uso di animali esotici nei circhi”. Nonostante questo e un diffuso sentimento pubblico che vede la maggioranza degli italiani contrari a questo abuso, ancora oggi molti animali sono costretti a vivere in uno spazio di pochi metri quadri, sottoposti ad addestramenti innaturali e a continue esibizioni, privati delle condizioni ambientali necessarie a consentire i normali comportamenti della propria specie. Vediamo però una luce in fondo al tunnel.
Yuri Benaglio