Gli obiettivi di espansione di Amy’s Kitchen, azienda americana leader nel settore dei surgelati, erano ben noti da tempo a chi segue questo ambito. Una delle direzioni intraprese è la vendita di cibi vegetariani all’interno di un ristorante cosiddetto “drive thru“, a cui si accede e si compra direttamente dalla macchina. “Tutti dicevano che non potevamo farcela, ora invece abbiamo imparato a farlo molto velocemente”, ha detto Andy Berliner, cofondatore della società insieme alla moglie Rachel (il nome del gruppo, infatti, prende spunto dalla prima prima figlia della coppia). Ora invece è proprio arrivato il momento: il primo ristorante drive thru vegetariano nasce entro la fine del mese di giugno a Rohnert Park, in California. Nel menu tutto sarà rigorosamente all’insegna del rispetto del regime alimentare vegetariano: burger, pizze e piadine escluderanno totalmente la carne, e saranno pronti nel giro di pochi minuti.
Amy’s Kitchen ha 50 dipendenti che lavorano insieme agli agricoltori per ottenere sempre materie prime, dalle patate al grano. E anche per il ristorante “drive thru” – in cui il cliente ordina e riceve il proprio pasto senza mai uscire dal proprio abitacolo – la qualità del gruppo sarà assicurata: ogni pasto è preparato a mano, gli hamburger saranno cotti nella cucina del ristorante, così come il pane che sarà tostato a pochi centimetri dal cliente. Le patatine fritte di Amy’s Kitchen arriveranno direttamente dalla California: le migliori finiscono nei piatti del ristorante, quelle il cui taglio non è perfetto vengono vendute tra i surgelati che hanno fatto la fortuna del gruppo. Un po’ di prezzi? I burger costeranno 2.99 dollari (il prezzo scende a un totale di $4.29 se ne vengono ordinati due), le pizze $5.89, i burritos $4.69 e le insalate costeranno tra i 3.99 e i 7.99 dollari.
Tutto il ristorante è pensato all’insegna del rispetto dell’ambiente: l’interno dei ristoranti drive thru è costituito da legno riciclato o di scarto, mentre la parte superiore dell’esterno è ricoperta da pannelli solari. Il ristorante raccoglierà e utilizzerà l’acqua piovana, mentre per le confezioni in cui viene inserito il cibo è usato un inchiostro “ecologico” e i bicchieri saranno tutti riciclabili.
L’immagine è tratta dal sito www.sf.eater.com
Domenico D’Alessandro