Immagina un capannone pieno di altri pulcini come te che pigolano incessantemente in cerca della madre, immagina di soffocare tra i fumi dell’ammoniaca sprigionata dai rifiuti e dagli escrementi su cui sei costretto a vivere, immagina di avere ferite e lacerazioni infette che nessuno curerà, immagina il caldo e il fetore e il rumore di un capannone immenso, chiuso, popolato da migliaia e migliaia di tuoi simili: sei un pollo cresciuto, allevato e pronto per essere ucciso dentro a un allevamento intensivo qualsiasi del mondo.
Non è più nemmeno necessario immaginare, ora questa esperienza si può vivere: la tecnologia messa a disposizione della lotta in difesa dei diritti degli animali si chiama iAnimal ed è l’esperienza virtuale tramite i visori per la realtà aumentata che permette di sperimentare a 360°, in modo totalmente immersivo, la vita di un animale da allevamento.
Avevamo già provato la scioccante esperienza di essere dei maiali condotti al macello, ora è la volta di mettersi nei panni di un pollo “per comprendere appieno cosa significhi dover nascere, vivere e morire all’interno dell’industria alimentare odierna, in Italia così come nel resto del mondo”. La voce narrante è quella di Kat von D, famosa tatuatrice statunitense, che dopo aver visionato lei stessa il video, in lacrime, racconta a fatica a sua personale esperienza: “Non so cosa dire, ci sarebbero tante cose da dire… sta succedendo ora, ogni secondo; è pazzia. Se le persone sapessero non lo farebbero”.
Come spiega Animal Equality, che ha lanciato il video 42 giorni, i broiler, polli selezionati per la loro carne, sono di gran lunga gli animali più sfruttati del pianeta. I numeri sono impressionanti: 9 animali su 10 uccisi nel mondo a scopo alimentare sono polli, per un totale di oltre 40 miliardi mandati al macello ogni anno, di cui 500 milioni solo in Italia“. Numeri che richiedono ritmi di crescita e allevamento di questi animali fuori da ogni logica e ragione e che, per via del sovraffollamento e della mancanza di igiene, implica massicci utilizzi di antibiotici al punto che “in Europa la carne di pollo è infatti il principale veicolo di contaminazione delle malattie di origine alimentare“.