L’alimentazione, ancora una volta, è fra i pilastri della prevenzione delle malattie tumorali. L’AIRC in una recente nota ha dato notizia di una revisione molto corposa da parte del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (World Cancer Research Fund) relativa alle linee guida sugli stili di vita salutari e che ci permettono di prevenire gravi malattie. Fra di esse è stata confermata l’indicazione della moderazione assoluta nel consumo di carne rossa e lavorata e il via libera a tanta frutta, verdura, legumi e cereali integrali.
Le linee guida per uno stile di vita sano
Nonostante di recente il presidente dell’associazione Carni Sostenibili, Giuseppe Pulina, esperto del settore zootecnico, avesse commentato in una nota pubblicata dal giornale Libero e poi riportata dal sito Alimentando.info, che “La carne rossa allunga la vita. E chi mangia pochi cibi di origine animale campa di meno” (dichiarazione immediatamente ribattuta da Roberto Pinton, consulente di AssoBio), le linee guida internazionali e scientifiche sull’alimentazione salubre vanno in una direzione completamente opposta.
Secondo il World Cancer Research Fund, infatti, “Nel complesso, l’evidenza è di un effetto protettivo: infatti un maggiore consumo di frutta e verdura non amidacea aiuta a proteggere da una serie di tumori aerodigestivi e da alcuni altri tumori. I modelli dietetici legati a un minor rischio di cancro sono caratterizzati costantemente da un elevato consumo di questi alimenti”. Inoltre leggiamo: “Gli alimenti relativamente non trasformati di origine vegetale sono ricchi di sostanze nutritive e fibre alimentari. Un maggiore consumo di questi alimenti, al posto di alimenti trasformati e ricchi di grassi, amidi raffinati (es. pane bianco o pasta, biscotti, torte e pasticcini) e zuccheri, significa una dieta più ricca di nutrienti essenziali e più efficace per regolare l’apporto energetico rispetto al dispendio energetico. Questo potrebbe proteggere dall’aumento di peso, dal sovrappeso e dall’obesità e quindi anche dai tumori legati a quest’ultima”.
Che cosa dovremmo mangiare, quindi?
Secondo le nuove note riviste, il World Cancer Research Fund, spiega che dovremmo mangiare:
- verdure non amidacee e frutta di diversi colori
- radici e tuberi non amidacei (ad es. carote, carciofi, sedano rapa – radice di sedano, rape)
- cereali integrali (es. riso integrale, frumento, avena, orzo e segale)
- seguire una dieta che fornisce almeno 30 g al giorno di fibre
- includere gli alimenti citati nella maggior parte dei pasti
- seguire una dieta ricca di tutti i tipi di alimenti vegetali, comprese almeno cinque porzioni (almeno 400 g in totale) di una varietà di frutta e verdura non amidacee ogni giorno
- se mangiamo radici e tuberi amidacei come alimento base, se possibile mangiare anche verdura, frutta e legumi non amidacei (legumi) regolarmente
E la carne?
Il World Cancer Research Fund spiega che non è necessario evitarla del tutto ma che, se si vuole consumarla è bene farlo con moderazione, soprattutto per quanto riguarda le carni rosse e quelle lavorate (salumi, würstel, etc.). Il professor Walter Wiseman, consulente scientifico del WCRF, spiega: “Le prove che correlano il consumo di carne lavorata e cancro sono chiare. I dati mostrano che nessun livello di assunzione può essere associato con sicurezza a una mancanza di rischio. Le carni lavorate sono spesso ricche di sale, il che può anche aumentare il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari”.
Quali le indicazioni, quindi?
- Se mangi carne rossa, limitane il consumo a non più di tre porzioni a settimana. Tre porzioni equivalgono a circa 350–500 g di peso cotto a settimana. Consumare pochissima carne lavorata, anzi, meglio evitarla del tutto.
Politica e educazione alimentare
È chiaro che, secondo il World Cancer Research Fund, il punto principale per fare in modo che queste linee guida perseguibili per la maggior parte della popolazione, è che vengano messi in atto anche interventi politici, sociali ed educativi. Nella nota si legge, infatti: “È necessario un pacchetto completo di politiche per consentire e incoraggiare le persone a mangiare abbastanza cereali integrali, verdura, frutta e legumi, comprese le politiche che influenzino il sistema alimentare e la comunicazione al cambiamento delle proprie abitudini alimentari nel corso della vita. A livello globale, è più probabile che i sistemi alimentari volti a privilegiare alimenti di origine vegetale contribuiscano, inoltre, anche ad una gestione più conservativa dell’ambiente”.
Quali sono le altre raccomandazioni per una vita sana
Nella linee guida riviste per prevenire le malattie tumorali, il World Cancer Research Fund segnala anche:
- Mantenere il proprio peso forma
- Fare attività fisica regolare
- Limitare i cibi fast food, i cibi molto lavorati, quelli ricchi di zuccheri
- Smettere di bere bevande zuccherate
- Limitare il consumo di alcol
- Non assumere integratori alimentari che vengono indicati come preventivi per i tumori. Una buona alimentazione è sufficiente (se non diversamente prescritto da un medico)