Nel testo si legge inoltre che tra 2009 e 2011 il 54,9 per cento delle aziende (circa 2 mila, con 31 mila addetti) ha dichiarato di aver ridotto l’utilizzo di energia e acqua, mentre il 22 per cento sottolinea di aver diminuito sensibilmente l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti (a favore, dunque, della qualità e della sicurezza dei prodotti).
L’utilizzo di tecnologie più “verdi”, infine, come ad esempio macchinari più efficienti per la raccolta delle piante, ha consentito di diminuire di circa 9mila tonnellate i rifiuti e gli scarti di lavorazione, riducendo così l’impatto di questo settore che, lo ricordiamo, è uno degli ambiti maggiormente responsabili della produzione di gas serra sul Pianeta.