A leggere questo libro (che poi è una sorta di elenco) un po’ si è colti da un senso di impotenza: cosa si può fare davvero per andare verso un mondo senza sfruttamento animale quando una quantità incredibile di prodotti (anche di uso quotidiano) utilizza ingredienti che arrivano proprio da lì. Basta scegliere di mangiare e vivere vegano? In realtà la risposta è sempre “Sì” perché non c’è rivoluzione culturale (e quella vegana lo è) che non inizi con i singoli (piccoli o grandi) passi di chi ci crede davvero.
Sta di fatto che il libro “Pig 05049” di Christien Meindertsma, designer di origini Olandesi, è l’ennesimo tassello che ci racconta quanto l’industria basata sullo sfruttamento animale sia diventata come un fumo tossico che ha intaccato una percentuale altissima di prodotti e lavorazioni che portano oggetti e servizi nelle nostre case. E’ difficile, molto difficile, riuscire ad evitare davvero tutti i prodotti che contengono, per esempio, scarti della macellazione del maiale: sono 185 i prodotti che l’autrice, in questo libro che è anche un oggetto di design, ha individuato in tre anni di indagini, cercando di seguire il viaggio della materia (il maiale, appunto) prima fino al suo utilizzo finale.
Partendo dal presupposto che questo non è un volume “politico”, che si pone l’obiettivo di “veganizzare” chi lo legge, bensì nasce come un progetto di design, rimane il fatto che nessuno, carnivori incalliti compresi, potranno non riflettere scorrendo le pagine di questa voluminosa ricerca: è una riflessione orizzontale quella che nasce affrontando la ricerca della Meindertsma. Una riflessione che tocca chi è già vegano, chi è vegetariano e chi pensa che non lo sarà mai. C’è qualcosa che non funziona in questo sistema e, prima o poi, ci dovremo fare i conti.
Abbiamo selezionato alcuni dei prodotti più impensabili all’interno dei quali si trovano parti del maiale (nella foto una parte della mostra/installazione dedicata al libro realizzata a
La pelle dei maiali, simile alla nostra, viene usata come banco di prova dai tatuatori
Il collagene estratto dalla pelle del maiale si usa per molti prodotti di bellezza
La gelatina estratta sempre dal collegare o dalle ossa si usa per caramelle, gelatine, mentine e marshmellows
La gelatina viene usata nel gelato perché evita la formazione di cristalli di zucchero
La gelatina viene usata per chiarificare birra, vino e succhi di frutta limpidi
Sempre la gelatina serve per realizzare le capsule esterne di alcune pastiglie
Il collegene viene usato anche nella carta per aumentarne la resistenza
Sempre il collegene si usa per attaccare meglio il rame nei prodotti elettronici e per condurre elettricità
La “gelatina sabbiata” è un esplosivo
La gelatina viene usata per inserire facilmente la polvere da sparo nei proiettili
I tappi scadenti fatti con sughero in frammenti, sono tenuti insieme da gelatina animale
Nella pellicola fotografica e nelle lastre mediche, la gelatina tiene insieme i sali d’argento per l’impressione luminosa
Nei fertilizzanti agricoli le ossa di maiale sono utilizzati come fonte di fosforo
Gli alimenti che costituiscono la capocchia dei fiammiferi sono tenuti insieme da colla di ossa
La colla di ossa si trova anche nella carta da parati e nella colla per i muri
L’insulina viene estratta dal pancreas del maiale, uno dei più simili a quello dell’uomo
Le valvole cardiache dei maiali sono usati in cardiochirurgia per sostituire quelle malate negli uomini
L’emoglobina del maiale viene inserita nei filtri delle sigarette per bloccare elementi dannosi prima che raggiungano i polmoni
Il grasso del maiale è utilizzato per fare il bio diesel
Il grasso si trova anche nel cibo dei cani, dei maiali stessi, dei vitelli e delle galline
Il grasso e i suoi acidi sono utilizzati negli ammorbidenti per i panni
L’effetto brillante dei coloranti spray per auto è ottenuto con acidi grassi del maiale
Il grasso di trova spesso nei fondotinta cosmetici
Sempre il grasso rende più resistenti i pastelli a cera colorati
Le setole degli animali sono utilizzati per creare i pennelli