Riuscite ad immaginare una quantità di cose che messe insieme possano pesare 1100 miliardi di tonnellate? Eppure è quello che, al 2020, abbiamo costruito sul pianeta Terra in termini di manufatti, strade, oggetti. Abbiamo superato così il peso della stessa biomassa terrestre. Arrivati poco più che 200 millenni fa o poco più, gli esseri umani si sono distinti per la loro capacità incredibile di modificare il territorio che abitano. Noi, parte della Natura, la stiamo cambiando ad una velocità mai vista prima. Lo chiamano “Antropocene” ma in realtà si potrebbe ben definire “incoscienza”: siamo giovani come specie, tutto sommato, ecco perché.
Il filosofo della scienza Telmo Pievani, uno dei più chiari e efficaci divulgatori scientifici che abbiamo in Italia, nel suo La natura è più grande di noi (Solferino, 2020) ha raccolto i suoi interventi principali sul Corriere della Sera su tante tematiche diverse, tutte accumunate fra loro da un solo punto: la natura è più grande di noi, eppure continuiamo ad ignorare di farne parte e, inevitabilmente, riceviamo indietro un conto sempre più salato che ci sembra però sempre “imprevisto”, “avverso”, “inspiegabile”. Così non è.
Pievani lo spiega bene nell’introduzione alla raccolta: una cosa che non vogliamo fare, anche se potremmo, è prevedere quello che succederà sul Pianeta a furia di sfruttarlo oltre alle sua capacità di rigenerazione, preparandoci bene alle conseguenze. Pievani cita Richard Attenborough: “Chi crede alla crescita infinita su un pianeta fisicamente finito, o è un pazzo o è un’economista”.
Il mondo naturale che ci stiamo lasciando alle spalle, o meglio che stiamo preparando alle generazioni che verranno – delle quali ci interessiamo meno che mai – è più povero e omogeneo, con una perdita di biodiversità sempre più sconcertante. In soli 50 anni, secondo gli ultimi dati WWF, la dimensione media delle popolazioni globali di animali selvatici è calata del 73%.
Eppure, spiega Pievani, la natura è più grande di noi: perché ancora è in gran parte sconosciuta, perché può interrompere la nostra routine quotidiana con un solo agente patogeno, perché potrebbe fornirci principi attivi che ancora non conosciamo per curare malattie al momento incurabili, perché ha tempi così lunghi che noi non siamo nemmeno in grado di immaginarlo, perché non ha affatto bisogno di noi.
Telmo Pievani
La natura è più grande di noi
Solferino
euro 16,00
eBook disponibile
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