Marco Verdone, medico veterinario e scrittore, noto in Italia per aver ideato il progetto che ha portato alla chiusura del mattatoio all’interno del carcere della Gorgona, è cresciuto in una famiglia di creativi e si vede. “Il decimo vitello”, quinto libro dell’autore, uscito ancora una volta per i tipi di Ondamica edizioni, è un piccolo capolavoro di narrativa, una storia piena di riferimenti e riflessioni sull’antispecismo che trascina il lettore in una vicenda realmente accaduta e qui solo un po’ romanzata.
La storia
Durante una notte da lupi, in un piccolo paese dell’Appennino, accade un fatto destinato a cambiare la vita di molte persone e soprattutto quella di un vitello. Un camion che trasporta animali al macello sbanda e si ribalta nei pressi di Spiagasecca. A quel punto il futuro, che per il vitello Semolo sembrava segnato dal divenire solo merce in vendita, viene completamente ribaltato dall’intervento di Giustino, un ragazzino del paese. In poco tempo, grazie anche all’aiuto della famiglia di Giustino e della scuola, Semolo diventa amico di tutti. Ma all’orizzonte, un cavillo legale, sembra sufficiente a riportare Semolo al mattatoio. Ufficialmente “Il decimo vitello” nasce come libro per “i ragazzi delle scuole elementari e delle medie”, ma, come tutte le grandi storie, si capisce ben presto che in realtà è un libro buono per tutte le età. L’autore, nell’impaginare questa storia, ha cercato di tener conto anche delle persone con difficoltà di lettura, garantendo un font più facilmente leggibile con caratteri grandi.
Un libro interattivo
Non solo, “Il decimo Vitello” è un libro “interattivo”, infatti non solo in apertura c’è un “kit per la lettura” che spiega come è consigliato affrontare il testo, ma chi vuole può “arricchire la storia con illustrazioni personali, in assoluta libertà”. Ideale per insegnanti e genitori che vogliono educare i figli all’amore per gli animali, soprattutto a quegli animali che finiscono nei nostri piatti e che spesso risultano come invisibili ai nostri occhi o sommersi da convinzioni errate. Molte persone, ad esempio, credono ancora che la mucca sia una specie di serbatoio viaggiante in grado di distribuire latte tutto l’anno per tutta la vita, ignorando che, più realisticamente, si tratta semplicemente di un mammifero e che deve necessariamente partorire per produrlo. Semolo è un vitello e, come tutti i vitelli che nascono negli allevamenti, è stato tolto alla madre per impedirgli di bere il latte. È quindi destinato a essere macellato.
La narrativa per l’infanzia è, a oggi, quella che più si è spinta nei territori della riflessione sul chi sono gli animali uccisi per diventare bistecche e questo senza dubbio è già un bel traguardo. Sono infatti i più piccoli che possono più facilmente sviluppare quella sensibilità che per noi, spesso, si dimostra così difficile da afferrare in tutte le sue sfumature. Una montagna dalla vetta irraggiungibile. Un libro che amerete e che non vi stancherete mai di leggere ai vostri bambini, ala sera, per addormentarli. È un libro che voi stessi leggerete più volte e che non vedrete l’ora di consigliare agli insegnanti dei vostri figli.
Attualmente, “Il decimo vitello”, non nascendo per scopi commerciali, non è ancora in distribuzione, ma lo si può richiedere alla casa editrice inviando una mail a: info@ondamica.it