L’attenzione che viene messa anche in gesti semplici come lavare il riso dalle sue impurità è così lontana dalle nostre abitudini frettolose che leggendolo ci si può sentire imbarazzati per la mancanza di gratitudine che troppo spesso nutriamo verso il cibo che ci tiene in vita.
I monaci buddhisti sembrano personaggi austeri e mistici ma Kaku, il cuoco del tempio di Ryokusenji di Tokio, vi accompagnerà in questo percorso in modo molto leggero e simpatico cercando di trasmettervi in maniera frivola tutta la profondità di questo tipo di cucina; ovvero preparare il cibo con cura e mangiare in tranquillità; innanzitutto preparare un buon dashi “brodo vegetale”, poi far cuocere il riso, e così via, senza preoccuparsi del tempo che passa. La preparazione di zuppe di miso, piatti a base di tofu, stufati, pietanze arrosto, fritti e anche di dolci sono accompagnate da foto deliziose e dal sorriso di Kaku che vi spiegherà brevemente come prepararle lanciandovi piccole massime sulla pace dell’anima e la bellezza del cucinare.
Parola d’ordine: nulla va sprecato, dai semi dei peperoni alle bucce delle verdure “biologiche ovviamente”, le foglie del sedano o i gambi dei broccoli, tutto viene riutilizzato in altri piatti o condimenti. Nella cucina buddhista non si usa ovviamente carne o pesce e nemmeno uova, in alcuni templi situati in zone rurali del Giappone fanno eccezione per il latte, per questo su 99 ricette, 3 ne contemplano l’uso anche se Kako è rigorosamente vegan.
Questo delizioso libricino non è ovviamente sufficientemente approfondito per capire a fondo la cucina giapponese e tanto meno la filosofia Zen, ma la sua lettura è così piacevole e simpatica che subito vi verrà voglia di buttare via la forchetta, che per i monaci è vista come uno strumento di violenza, ed impugnare le bacchette facendo entrare nella vostra cucina un’atmosfera di pace orientale.
La cucina del monaco buddhista: 99 ricette zen per nutrire il corpo e l’anima
Kakuho Aoe
Vallardi Cucina
Euro 13,90
Roberto Castellucci