Dopo aver intervistato tre persone che vivono con piccole “tribù” composte da maiali, capre, oche, galline e non solo, in appartamenti con grandi giardini, oggi parliamo con Simona e Silvia, che vivono rispettivamente con un maialino e una gallina in due metropoli come Torino e Milano. Ecco cosa ci hanno raccontato!
La vita di Simona Eduardo con Elvis
Simona è un’infermiera di Torino, che vive in un appartamento con la sua famiglia e il maialino Elvis. Un rapporto speciale lega Elvis alla sua famiglia, che non si separa quasi mai da lui!
Partiamo dall’inizio: quanti e quali animali “da fattoria” ha con sé?
Ho con me Elvis, un maialino di razza Juliana di un anno e mezzo.
Ci racconti la sua storia: salvato da un allevamento o semplicemente acquistato dal contadino?
Elvis proviene da un allevamento amatoriale di Rovigo. Abbiamo deciso di prendere un maialino dopo aver visto diversi video su questi animali tenuti in casa.
Sono necessari permessi particolari per tenere in appartamento questi animali?
Ogni regione ha il suo regolamento, perché non sono riconosciuti come animali d’affezione ma piuttosto come animali “da reddito”. In ogni caso finora non abbiamo avuto problemi perché, essendo solo, Elvis non è considerato nemmeno come maiale da allevamento.
La vostra “giornata tipo”?
Elvis vive in una famiglia composta da mamma, papà, tre bambini e un cagnolino e la nostra giornata ruota attorno alle attività di ognuno. Elvis esce almeno tre volte al giorno: la prima quando andiamo a portare i bimbi a scuola. Poi io vado a lavorare, rientro nel pomeriggio e, sempre con Elvis al seguito, vado a prendere i bambini. Poi si corre tutti in piscina o a fare la spesa: in ogni caso, lui è quasi sempre con noi.
Ci tolga una curiosità: che rapporto ha instaurato con Elvis?
I maiali sono animali estremamente affettuosi e dolci, amano le coccole a dismisura: è facile “comprare” Elvis con qualche carezza. Le difficoltà, comunque, non mancano: Elvis poi ha un carattere determinato, oserei dire prepotente, quindi non si fa problemi a spingere le persone o farsi spazio in malo modo quando vuole passare.
Gioie e difficoltà di questo rapporto?
Mi verrebbe da dire che Elvis o lo ami o lo odi: lo vediamo andando in giro con lui. Molte persone si fermano affascinate a chiederci di lui o ad accarezzarlo, ma è capitato che altre ci insultassero o aggredissero verbalmente. Sicuramente è una difficoltà notevole, a cui si aggiunge il fatto che Elvis è alla continua ricerca di cibo. Per questo abbiamo dovuto modificare l’assetto della casa, spostando dispense e provviste fuori dalla sua portata. Ma lui ci ripaga sempre con tanto affetto e tutto il resto passa in secondo piano.
Quando esce con lui, che reazione hanno le persone?
Come dicevo, Elvis è quasi sempre con noi: molte persone lo guadano curiose, altre sbalordite, altre forse non approvano il fatto che stia al guinzaglio.
Tenere con sé animali da allevamento: un’esperienza che consiglierebbe ad altri?
Io consiglierei un animale da allevamento a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco. Si tratta di animali stupendi, con i quali instaurare legami che durano per sempre. Consiglio di prendere con sé un maiale come consiglierei un cane o un gatto, per me non c’è alcuna differenza.
Silvia Amodio e la piccola Nina
Silvia – già protagonista di un’intervista ai microfoni di Vegolosi per farci conoscere la piccola Nina – è una giornalista, documentarista e fotografa che vive con la sua famiglia in un appartamento a Milano. Anche se ha a disposizione un piccolo giardino, garantisce che Nina preferisce passare le sue giornate insieme a lei, in casa, comodamente appollaiata sul divano: d’altronde, come biasimarla?
Partiamo dall’inizio: quanti e quali animali “da fattoria” ha con sé?
Come animale “da fattoria” al momento ho solo Nina, una gallina che è con me da un anno e mezzo. Ma ho anche un cane e un gatto e delle tartarughe che ho “ereditato” da una signora che non c’è più. Questi sono gli animali “fissi”, poi ce ne sono altri – in cerca di sistemazione – che di solito rimangono con me per poco tempo.
Ci racconti la storia di Nina: salvata da un allevamento o semplicemente acquistata dal contadino?
Nina, contrariamente a tutti gli altri animali che ho e che ho avuto, non ha una storia particolare: non ha alle spalle un passato burrascoso, mi è semplicemente stata ceduta da una persona che conoscevo quando era già grande e io l’ho accolta volentieri in casa.
Sono necessari permessi particolari per tenere in appartamento questi animali?
Non sono molto informata a riguardo, a dire il vero. Quello che posso dire è che Nina ha un libretto sanitario – uguale a quello del cane e del gatto – e che deve seguire una profilassi medica fatta di vaccini e controlli, così come qualunque altro animale “da compagnia”.
La vostra “giornata tipo”?
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, Nina non è affatto mattiniera, anzi: sono io che la sveglio e a lei piace rimanere nella sua cestina a riposare per un po’ prima di alzarsi. La sera “la metto a letto” abbastanza presto, ma non prima che abbia trascorso un po’ di tempo con noi davanti alla tv. Ama andare in vacanza al mare e in montagna ma, nella bella stagione, usciamo anche molto in città.
Ci tolga una curiosità: che rapporto ha instaurato con il suo animale “da fattoria”?
Lo stesso rapporto che si instaura con un qualsiasi altro animale “da compagnia”. Le galline sono animali estremamente intelligenti, con i quali si può instaurare una relazione unica e speciale. Per dare un’idea del suo atteggiamento, potrei dire che Nina è una via di mezzo tra un cane e un gatto: è affettuosa come un gatto e “risponde” come un cane quando viene chiamata, ama stare in braccio ed essere coccolata. Come con un cane, faccio con Nina anche dei giochi di attivazione mentale, che hanno contribuito a rafforzare ulteriormente il nostro rapporto.
Gioie e difficoltà di questo rapporto?
Per quanto mi riguarda, ci sono solo gioie, non mi vengono in mente difficoltà se non legate alla gestione di un qualsiasi animale in casa. È chiaro che ogni animale debba essere accolto con degli obblighi morali e dei doveri, ma di fatto Nina è davvero un animale molto poco impegnativo.
Quando (e se) esce con lei, che reazione hanno le persone?
Io porto fuori Nina all’interno di un cestino, che serve per proteggerla ma anche per evitare di “esibirla”: non mi fa piacere sembrare una signora eccentrica che gira con una gallina. Quando capita che le altre persone la vedano, comunque, tutte mi sono sembrate divertite e interessate a lei e al nostro rapporto, specialmente le persone più anziane e i bambini.
Tenere con sé animali da allevamento: un’esperienza che consiglierebbe ad altri?
Assolutamente sì, a patto ovviamente che ci siano le condizioni per farlo. So che i video su di lei che ho messo in rete stanno conquistando tante persone, però non voglio che si pensi a questa decisione come a una “moda passeggera”. Si tratta di una scelta che comporta anche delle responsabilità, da tenere sempre presenti. Se si creano le condizioni ideali, in ogni caso, ritengo che sia un’esperienza bellissima da provare assolutamente.
Se volete leggere la prima parte dell’intervista, la trovate qui sotto:
Animali “da fattoria” come cane e gatto: l’esperienza di chi vive con loro – Prima parte