Cos’è il nigari?
Di origine giapponese, il nigari è ciò che rimane dell’acqua marina dopo la sua evaporazione e la rimozione del cloruro di sodio (il comune sale da cucina). E’ quindi composto quasi esclusivamente da cloruro di magnesio e, in misura minore, di oligominerali presenti naturalmente nell’acqua marina e benèfici per l’organismo umano. Il nigari è un composto inorganico altamente solubile, ottenuto grazie a dei processi di purificazione dell’acqua, evaporazione e disidratazione al sole che per natura quindi non si presta a subire raffinazioni sintetiche. Serve principalmente per cagliare il latte di soia nella preparazione del tofu.
Proprietà e utilizzi
Il cloruro di magnesio ha molteplici e variegati utilizzi. Viene impiegato dall’industria farmaceutica che lo utilizza per creare integratori alimentari destinati alla prevenzione e al trattamento delle carenze di magnesio; può essere utilizzato nella cura dell’orto per innaffiare e fertilizzare le piante dopo averlo diluito abbondantemente in acqua; nella cosmesi, il cloruro di magnesio viene utilizzato come addensante per la preparazione di dopobarba naturali e scrub, per il trattamento di unghie fragili e di capelli bianchi o grassi e per migliorare la pelle matura, con particolare riferimento alle macchie della pelle dovute alla vecchiaia. E’ utile anche per gambe gonfie e acne.
Dove comprarlo
Il nigari è facilmente reperibile nei negozi specializzati in alimenti biologici, in erboristeria, in farmacia oppure online. Lo si può trovare in polvere, in piccoli cristalli, o anche in forma liquida. Come già detto, è un prodotto originario del Giappone, ma dopo la terribile catastrofe della centrale nucleare di Fukushima del marzo 2011, è quasi impossibile rintracciare l’originale nipponico a causa del pericolo radioattivo: ad oggi è più facilmente diffuso il nigari cinese. Il prezzo di una confezione da 100 grammi varia tra 1,50 e 2,00 euro.
Come fare il tofu a casa
Gli ingredienti sono:
1 litro di latte di soia
1 bicchiere di acqua calda
4 grammi di nigari
sale integrale o spezie q.b.
Procedimento: per ottenere il tofu, per prima cosa versiamo il latte di soia in una pentola e mettiamola sul fuoco. Sciogliamo quindi il nigari in mezzo bicchiere d’acqua calda; il nigari va versato a filo quando il latte sarà alla temperatura di 80-85 gradi. Serviamoci quindi di un termometro o osserviamo quando sui bordi inizieranno a comparire molte bollicine. Spegniamo il fuoco: già vedremo formarsi i primi fiocchi. Facciamo riposare una decina di minuti.
Su uno stampo per tofu (o un contenitore con le sponde alte, del lato di 10 cm circa e bucato sul fondo) adagiamo una garza di lino o di cotone. Versiamo il latte che sta cagliando e richiudiamo la garza. Possiamo aromatizzare a piacere. Appoggiamo sopra un peso di circa 1 chilo e lasciamo riposare un’ora.
Il nostro tofu è pronto: possiamo mangiarlo subito, conservarlo 3-4 giorni in frigo o perfino congelarlo.
Buon appetito!
Serena Porchera