Vegolosi

Lattuga di mare: cos’è e come si usa

Le alghe sono una preziosa risorsa culinaria: arricchiscono il gusto degli alimenti creando contrasti interessanti o talvolta perfette simbiosi, abbelliscono le composizioni delle pietanze, sono capaci di rendere un piatto più digeribile e gradevole. Non dobbiamo, però, associare questo alimento solamente alla cultura gastronomica asiatica perché, come nel caso della lattuga di mare, parliamo di un alimento molto utilizzato anche nel nostro bacino mediterraneo. Questo tipo di alga, per esempio, viene utilizzato per preparare le “Zeppoline di mare” o “Zeppolelle”, una ricetta vegan dello street food partenopeo ancora molto amata.

Che cosa è la lattuga di mare?

La lattuga di mare (ulva lactuca) è un’alga della famiglia delle Ulvaceae, comune nel Mar Mediterraneo e nei mari freddi o temperati. Alta fino a 30 centimetri, traslucida, di un acceso colore verde brillante, presenta foglie sottili, non molto grandi, lamellari, fissate ad un peduncolo di forma elicoidale. La lattuga marina viene raccolta in primavera e in autunno, le stagioni in cui presenta il suo miglior colore che riflette la ricchezza di sostanze nutritive.

Proprietà

L’alga lattuga di mare apporta come principale beneficio un altissimo livello di vitamina C (più dell’arancia), ferro (ben 12 volte più delle lenticchie), calcio (30 volte più del latte) e magnesio (15 volte più del tuorlo d’uovo e degli spinaci). Per questo è indicata particolarmente per integrare nella dieta quotidiana (ma anche vegana, vegetariana e crudista) importanti micronutrienti e sali minerali.

Come si usa in cucina?

La lattuga di mare viene tendenzialmente lavata molto bene sotto l’acqua corrente e cotta prima di essere consumata (anche se in Giappone si usa gustarla fresca e cruda, affettata finemente nelle insalate); è ottima con le verdure alla griglia, nelle zuppe, nelle salse e nelle insalate. E’ l’alga più utilizzata nel vecchio continente ed ha un sapore delicato ma leggermente piccante, simile a quello dell’acetosella. In Italia è famosa come ingrediente principale delle “zeppolelle di mare”, piatto tipico napoletano.

La ricetta della zeppole di mare

Ingredienti: 500 g di farina 00, 550 g di acqua, 50 g di foglie di alga grandi fresche, 2 litri di olio di semi di arachidi, 15 g di sale, prezzemolo, 10 g di lievito di birra

Dopo aver lavato moto bene le alghe fresche (se le avete) tagliatete a stricioline molto sottili con un coltello o con le forbici.  Create la pastella mescolando farina, acqua, sale e lievito, avendo cura di utilizzare acqua tiepida. Se vi piace potete utilizzare anche del pepe per aromatizzare le frittelle. Aggiungete quindi le alghe e il prezzemolo all’impasto e con un cucchiaio mescolate il tutto per fare in modo che le alghe si amalgamino bene alla pastella. Non lavoratela troppo.

In un tegame capiente fate scaldare l’olio di semi di arachidi e una volta che sarà a temperatura (entro e non oltre i 180 °C che è il suo punto di fumo), versate piccole parti di impasto nell’olio caldo aiutandovi con un cucchiaio da tavola. Una volta che saranno ben dorati, scolateli con l’aiuto di una schiumarola su una carta assorbente. Le zeppoline sono da consumare calde.

Dove si può comprare?

In commercio è presente in diverse forme: in polvere, in fiocchi, tritata finemente o intera (con la sua bella foglia verde brillante, sottile ma resistente). Non tutte le varietà di alghe sono facili da trovare, ma la maggior parte si trovano essiccate anche nei grandi supermercati, nei negozi di alimentazione biologica e negli alimentari etnici giapponesi/cinesi.
Una busta da 50 g costa in media 5 euro.