La vostra hair care routine è sempre stata semplice che più semplice non si può: shampoo, balsamo e maschera (se proprio vogliamo esagerare) comprati al supermercato durante la spesa settimanale, scelti magari solo in base al profumo o alle scritte accattivanti sulla confezione. Poi, però, è arrivata lei, quell’amica che vi ha consigliato di uscire dalla vostra comfort zone e di optare per prodotti per capelli più naturali, non solo senza siliconi, petrolati e parabeni, ma anche vegani e cruelty-free.
Un ottimo consiglio, certo, ma come scegliere i prodotti giusti e, soprattutto, come utilizzarli? Ve lo spieghiamo in questa guida, siete pronti a prendere appunti?
SOMMARIO
– Il primo passo? Imparare a leggere l’INCI, utilizzando strumenti online come il BioDizionario
– Gli shampoo naturali si trovano online, su siti dedicati, ma anche nella grande distribuzione
– Questa tipologia di prodotti tende a fare meno schiuma rispetto a quelli tradizionali; il segreto è diluirli con un po’ di acqua
– Parola d’ordine: non disperare! Il passaggio dagli shampoo con siliconi a quelli senza porterà alla luce i nostri “veri capelli”, che con tutta probabilità risulteranno secchi, opachi e crespi. La buona notizia è che si tratta di una fase passeggera
– Idratare i capelli dopo lo shampoo è fondamentale: possiamo farlo utilizzando maschere e balsami bio oppure in maniera “casalinga”
– Per capelli più lucidi, morbidi e disciplinati proviamo il risciacquo acido, a base di succo di limone o aceto di mele
– Styling: affidiamoci ai prodotti ecobio (per lo più reperibili online) oppure alle ricette fai-da-te. Tra queste, imperdibile è il gel ai semi di lino
Riconoscere marchi e ingredienti da evitare
Il primissimo passo da compiere per iniziare a utilizzare prodotti con ingredienti più naturali è imparare a leggere l’INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti di un cosmetico. Anche se si tratta di nomi latineggianti di difficile interpretazione o di sigle alfanumeriche apparentemente senza senso, niente paura: esistono strumenti online come il BioDizionario o In-gredients, che permettono di conoscere l’origine di un ingrediente cosmetico e catalogarlo tramite dei “semafori” rossi, gialli o verdi come dannoso o meno per la pelle.
Nonostante esistano ormai decine di negozi online dove reperire facilmente cosmetici biologici – tra questi, per esempio, segnaliamo Ecco Verde, tra i più grandi e forniti a vendere nel nostro paese – anche nella grande distribuzione è sempre più facile reperire prodotti di questo tipo, che segnalino in etichetta l’assenza di ingredienti potenzialmente dannosi e/o inquinanti, ma anche prodotti “bio per caso”, con un INCI accettabile seppure del tutto casualmente. Bisogna perderci un po’ di tempo all’inizio, ma una volta individuati i marchi che fanno al caso nostro, il gioco è fatto.
Un discorso diverso va fatto, invece, per la questione del vegan e cruelty-free: non è detto, infatti, che un cosmetico eco-biologico sia anche vegano e non testato sugli animali, ovviamente. Basti pensare a tutti i marchi che, per esempio, utilizzano miele oppure ingredienti come bava di lumaca o cera d’api. In questo caso è bene fare riferimento alla lista degli ingredienti per accertarsi che siano tutti di origine vegetale e/o naturale, ma anche agli elenchi ufficiali – come quello di LAV – che riportano i nomi di tutte le aziende che non testano sugli animali e che vendono sul territorio Europeo. L’assenza da questi elenchi, unita alla mancanza di una certificazione ufficiale, rende qualsiasi dichiarazione dell’azienda inattendibile.
Dalla teoria alla pratica: come si usano gli shampoo eco-bio?
Niente schiuma, poca schiuma
Una volta individuato il prodotto “bio” adatto alla nostra tipologia di capelli, dobbiamo capire come utilizzarlo: innanzi tutto teniamo presente che, salvo rare eccezioni, gli shampoo naturali fanno meno schiuma di quelli tradizionali, ma questo non significa che il loro potere lavante sia minore. Non spaventiamoci, quindi, se sotto la doccia ci sembra di massaggiare i capelli solo con acqua, è piuttosto normale! Il motivo di questa differenza rispetto agli shampoo tradizionali sta nella diversa tipologia di tensioattivi (cioè le sostanze “lavanti” dei cosmetici) utilizzati nelle formulazioni bio, decisamente meno aggressivi e talvolta perfino “curativi” sul capello.
Il segreto
Il segreto per ottenere più schiuma – che comunque non è necessaria per ottenere capelli perfettamente puliti – è diluire lo shampoo: mescoliamo in un contenitore spargishampoo o in un bicchiere, poco prodotto (circa un dito) con due o tre parti di acqua, agitiamo bene e distribuiamo su tutta la testa, massaggiando a lungo. Questa operazione può aiutare anche nel caso di uno shampoo dalla consistenza particolarmente densa, difficile altrimenti da distribuire uniformemente sulla cute. La parola d’ordine, in ogni caso, è “sperimentare“: non è detto che la diluizione sia necessaria per ogni prodotto, che questa proporzione tra shampoo e acqua sia sempre valida o che il primo shampoo naturale che proviamo sia quello giusto per noi.
Il “problema”
Detto questo, non possiamo non menzionare l’unica nota dolente (ma fortunatamente transitoria) del passaggio alla cosmesi eco-biologica sui capelli: scegliere di utilizzare shampoo naturali, senza siliconi, ci poterà inevitabilmente a fare i conti con i nostri “veri capelli”, nascosti per anni sotto una patina siliconica. Eliminare i siliconi si tradurrà, almeno inizialmente, in capelli opachi, secchi e crespi, decisamente difficili da gestire; la tentazione sarà quella di tornare immediatamente al vecchio shampoo, ma resistete! Con un po’ di pazienza e dopo qualche lavaggio la situazione si assesterà, restituendoci finalmente capelli sani e liberi dai siliconi.
Idratazione e trattamenti post-shampoo
Alla luce di quanto detto, è facile intuire che i nostri capelli avranno bisogno di una dose extra di idratazione, soprattutto durante la “fase critica” iniziale. Via libera, quindi, a balsami e maschere bio, da scegliere con gli stessi criteri dello shampoo e da distribuire abbondantemente sulle lunghezze a ogni lavaggio. Volendo, però, possiamo decidere di idratare i nostri capelli anche in maniera “casalinga”, utilizzando un olio prima dello shampoo. Il più apprezzato è quello di cocco (che si trova facilmente nei negozi di alimentazione biologica e, a un prezzo più contenuto, anche nei negozi etnici), ma nulla vieta di utilizzare anche l’olio di mandorle dolci, l’olio di ricino, l’olio di jojoba o addirittura l’olio di oliva (tenendo conto, però, che quest’ultimo lascerà il proprio odore sui capelli anche dopo uno shampoo accurato). Tutti questi oli, in ogni caso, sono reperibili facilmente nella grande distribuzione e online, e devono essere scelti in base alla propria tipologia di capello e alle necessità del momento: tendenzialmente l’olio di cocco è quello che meglio si adatta a ogni esigenza.
La cosa migliore è applicare l’olio e lasciarlo agire 20/30 minuti, sempre sui capelli umidi o ancora meglio bagnati: applicare un olio su pelle o capelli asciutti, infatti, tenderebbe a seccarli ulteriormente anziché idratarli. Se si ha tempo a disposizione, sarebbe bene una volta a settimana lasciare agire l’olio sulle lunghezze per almeno un’ora: un trattamento “d’urto” utile in caso di capelli particolarmente secchi e sfibrati. Bisogna poi procedere al normale lavaggio, insistendo sulle lunghezze per eliminare ogni residuo di olio, e il gioco è fatto. Attenzione, però, all’uso di oli in caso di capelli tinti: il colore potrebbe sbiadire facilmente.
Durante la fase di “transizione” (ma non solo, in realtà), può essere utile ricorrere anche al cosiddetto risciacquo acido dei capelli: si tratta semplicemente di diluire il succo di un limone oppure 1-2 cucchiai di aceto (di vino o di mele, quest’ultimo dall’odore meno pungente) in un litro e mezzo o due di acqua fredda, da versare sui capelli dopo applicato e risciacquato lo shampoo e il balsamo. Questo trattamento può essere effettuato a ogni lavaggio e contribuirà a rendere i capelli molto più lucidi, morbidi e disciplinati; fatto questo, si può procedere con la normale asciugatura.
Lo styling
Terminiamo questa guida ai cosmetici ecobio per capelli parlando dello styling, tappa fondamentale di qualsiasi hair care routine che si rispetti. Anche qui, sono tanti i prodotti senza siliconi e petrolati da applicare prima dell’asciugatura e dopo, per fissare la piega, ma decisamente più difficili da reperire: è molto difficile, infatti, trovare per esempio una lacca, un gel o una spuma ecobio al supermercato e, nei rari casi in cui accada, non si tratta di prodotti particolarmente performanti.
In questo caso dobbiamo quindi affidarci inevitabilmente agli acquisti online sui siti dedicati, dove possiamo essere certi di trovare prodotti naturali validi e adatti alle nostre esigenze. In alternativa, possiamo realizzare facilmente in casa alcuni prodotti per lo styling fai-da-te: in caso di capelli ricci o mossi, per esempio, prima dell’asciugatura possiamo applicare sulle lunghezze un po’ di gel di aloe vera (facilmente reperibile nella grande distribuzione), facendo attenzione che sia puro almeno al 98% e che non contenga altri ingredienti eccetto il conservante. In alternativa, possiamo preparare un gel ai semi di lino, ottimo anche come impacco pre-shampoo in caso di capelli danneggiati, da applicare sulle lunghezze bagnate e da lasciare in posa almeno un’ora.
Una volta preparato, essendo un prodotto naturale totalmente privo di conservanti, questo gel deve essere conservato in frigorifero e utilizzato in tempi molto brevi (circa una settimana). In alternativa, può essere congelato servendosi dei contenitori per il ghiaccio: ogni cubetto, da scongelare al momento dell’uso, sarà la dose da applicare sulle lunghezze bagnate prima dell’asciugatura e aiuterà a ottenere capelli mossi o ricci morbidi e voluminosi. Per finire, un ultimo suggerimento per un tocco di idratazione e morbidezza in più: a piega ultimata, applicate una punta di crema per le mani o per il corpo (sempre senza siliconi!) sulle lunghezze, distribuendola uniformemente. Capelli morbidi e profumati fino al prossimo shampoo!