– I deodoranti bio non contengono sostanze come parabeni, sali di alluminio e triclosan
– Leggere l’etichetta e cercare le certificazioni ufficiali sulle confezioni è fondamentale per acquistare un deodorante che sia davvero naturale
– Allume di rocca: non è pericoloso per la salute, ma per precauzione è meglio usarlo di rado
– Il bicarbonato è un ottimo deodorante naturale e può essere utilizzato per potenziare l’efficacia dei deodoranti ecobio
– Deodorante fatto in casa: proviamo due ricette a base di bicarbonato
Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di aver fatto una scelta sbagliata in fatto di deodoranti e di pagarne le conseguenze al prezzo di un bel po’ di imbarazzo e una certa dose di disagio. Durante tutto l’anno ma specialmente in estate è fondamentale scegliere il deodorante giusto, che sia efficace ma anche privo di ingredienti potenzialmente dannosi per la pelle e per l’ambiente: la scelta ricade così sui deodoranti ecobio, naturali e privi sostanze dannose.
Deodorante: perché bio?
Parlando di deodoranti naturali, intendiamo tutti quei prodotti che non contengono nell’elenco ingredienti (detto INCI) una serie di sostanze ritenute potenzialmente dannose. Tra queste figurano:
- parabeni: si tratta di sostanze utilizzate da decenni in cosmetica per via del loro potere conservante, in grado di proteggere i prodotti dalla proliferazione di batteri e dalla formazione di funghi e muffe. Il problema, però, è che i parabeni sono in grado di penetrare a fondo nell’epidermide, rimanendo in circolo per diverso tempo nell’organismo. Clicca qui per approfondire.
- sali di alluminio: sostanze che vengono utilizzate nei cosmetici per diminuire il fisiologico processo di traspirazione della pelle, occludendone i pori. Sono stati spesso messi in relazione all’insorgenza di tumore al seno nelle donne, ma l’AIRC smentisce questa correlazione sul proprio sito. Nonostante questo, sono sempre di più i marchi che decidono di evitarne l’impiego.
- triclosan: si tratta di un potente antibatterico di sintesi, utilizzato non solo nei deodoranti ma anche in alcune tipologie di dentifricio. Il suo impiego è stato bandito negli Stati Uniti nel 2016, perché considerato potenzialmente dannoso per la salute; gli studi sulla sua potenziale tossicità, comunque, sono ancora in corso.
- alcol: potente battericida, è da evitare in quanto potrebbe causare reazioni allergiche o di sensibilizzazione sulle pelli particolarmente sensibili.
Come scegliere il deodorante giusto?
La stragrande maggioranza dei deodoranti in commercio (che siano venduti nella grande distribuzione, in profumeria o farmacia poco cambia) sono formulati in maniera “tradizionale” e contengono, quindi, tutte o alcune delle sostanze sopra elencate. Per questo è necessario leggere attentamente le etichette e, per forza di cose, abbandonare i grandi marchi in favore di brand magari meno noti, ma che abbiano deciso impiegare sostanze più naturali. Ancora una volta, il consiglio è di fare affidamento su strumenti come il Biodizionario, che permette di catalogare come dannosi o meno gli ingredienti di un determinato cosmetico tramite l’uso di “semafori” verdi, gialli e rossi; utile specialmente quando si abbia la necessità di scovare tra i marchi meno green deodoranti (o altri prodotti) dall’INCI “accettabile” seppur non completamente naturale.
Detto questo, bisogna sottolineare che tra gli scaffali della grande distribuzione fanno sempre più spesso capolino anche marchi ecobio, facilmente riconoscibili grazie alle certificazioni ufficiali riportate in etichetta. In alternativa, esistono ormai decine di siti dedicati alla cosmesi vegan ed ecobiologica, dove acquistare facilmente prodotti adatti alle proprie esigenze.
Allume di rocca: fa male?
L’allume di rocca, conosciuto anche come allume di potassio, è una pietra naturale, inodore e incolore utilizzata spesso come deodorante, grazie al suo leggero potere antitraspirante. Il suo impiego, però, risulta controverso ed esistono dubbi sulla sua sicurezza per la salute. L’allume di rocca contiene infatti una minima quantità di alluminio e per questo molti sostengono che si tratti di una sostanza tossica, in grado di penetrare nell’organismo attraverso i pori e i piccoli taglietti dovuti alla depilazione e intaccare le ghiandole mammarie, danneggiando inoltre il sistema nervoso e quello osseo. In più, il suo utilizzo è stato messo in relazione all’insorgenza del cancro al seno, ma bisogna sottolineare che attualmente non esistono studi scientifici autorevoli a riguardo che possano confermarlo. Per questo, anche se l’uso dell’allume di rocca come deodorante non è da ritenuto da evitare, il consiglio (che è e rimane solo una precauzione) è quello di utilizzarlo saltuariamente, orientandosi su altri tipi di deodoranti naturali.
Deodorante fatto in casa a base di bicarbonato
Il passaggio ai deodoranti dall’INCI “verde” è una questione talvolta spinosa perché, a onor del vero, non tutti questi prodotti risultano efficaci tanto quanto quelli tradizionali – che, in ogni caso, difficilmente garantiscono 24 o 48 ore di assoluta freschezza. Un po’ si tratta certamente di una questione soggettiva, un po’ bisogna fare i conti con ingredienti naturali che, per la loro stessa natura, risultano meno aggressivi di quelli chimici e un po’ meno efficaci nel neutralizzare i cattivi odori. Detto questo, non è assolutamente il caso di arrendersi, perché trovare il deodorante bio perfetto non è impossibile, basta solo avere un po’ di pazienza.
È possibile potenziare l’effetto del deodorante bio utilizzando il bicarbonato: facilmente reperibile in qualsiasi supermercato, può essere applicato tale e quale sulla pelle umida, oppure mescolato ad altri ingredienti per creare il proprio deodorante personalizzato. Vediamo insieme due ricette facili e veloci da realizzare.
Deodorante spray al bicarbonato
Ingredienti:
- 100 ml di acqua distillata
- due cucchiaini di bicarbonato
- 20 gocce di olii essenziali a scelta tra lavanda, limone, tea-tree (opzionali, possono essere anche mescolati tra loro)
Tra le ricette più semplici c’è quella del deodorante spray, realizzato semplicemente preparando una soluzione satura a base di bicarbonato: sciogliete il bicarbonato nell’acqua distillata, mescolando bene e lasciando riposare il tutto per circa mezz’ora. Trascorso questo tempo, il bicarbonato in eccedenza si sarà depositato sul fondo, mentre l’acqua sarà satura di bicarbonato.
Travasate l’acqua in un contenitore dotato di spruzzino, facendo attenzione a lasciare sul fondo il bicarbonato in eccesso e, volendo, aggiungete qualche goccia di olio essenziale per profumare e potenziare l’effetto del vostro deodorante naturale. Questo deodorante in spray è ottimo da utilizzare da solo o prima del deodorante bio per potenziarne l’efficacia. È fondamentale ricordare che l’olio essenziale di limone è fotosensibilizzante, quindi non deve essere utilizzato nei periodi di esposizione al sole perché potrebbe causare macchie sulla pelle.
Deodorante fai da te in crema al bicarbonato
Ingredienti:
- due cucchiaini di bicarbonato
- due cucchiaini di amido di mais o di riso
- due cucchiaini di burro di karitè puro
- due cucchiaini di olio di cocco o di olio di mandorle dolci
- 20 gocce di olii essenziali a scelta tra lavanda, limone, tea-tree (opzionali, possono essere anche mescolati tra loro)
In alternativa, è possibile realizzare anche un deodorante al bicarbonato in crema (nella foto qui in alto): mescolate il bicarbonato e l’amido – che contribuirà ad “asciugare” il deodorante – al burro di karitè, sciolto in precedenza a bagnomaria o qualche secondo al microonde. Aggiungete l’olio di cocco o l’olio di mandorle dolci (l’uso dell’olio di oliva, invece, è sconsigliato per via del suo odore forte e persistente) e mescolate bene fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Riponete in un contenitore dotato di coperchio e lasciate riposare fino a che non si sarà solidificato; completate aggiungendo gli olii essenziali per profumare e potenziare l’effetto deodorante. Da applicare ogni giorno sulla pelle pulita e asciutta, ma mai su pelle lesa o irritata o subito dopo la depilazione, perché potrebbe bruciare un po’.