Il kefir d’acqua è una bevanda probiotica a base di acqua naturale, grani di kefir e dolcificante naturale che apporta diversi benefici all’organismo (è ricca di vitamine e minerali) ed è adatta anche a vegetariani, vegani e celiaci.
Kefir: cos’è? D’acqua o di latte?
Il kefir d’acqua è una bevanda fermentata che contiene ceppi di lieviti e batteri benefici; frizzantina e leggermente alcolica, è anche molto dissetante e si può aromatizzare con le essenze preferite come cannella e vaniglia. Esistono due tipi di kefir: il kefir di latte e il kefir d’acqua. Le due tipologie differiscono non soltanto nel processo di produzione, ma anche nel quantitativo di fermenti: nel kefir di latte esistono circa 30 specie diverse di fermenti vivi, mentre il kefir d’acqua contiene solo 10-15 specie.
Non solo, il kefir d’acqua è meno calorico di quello di latte: contiene 20 calorie per 100 grammi. Il kefir tradizionale è il primo, a base di latte, preparato utilizzando del latte fresco e dei grani o granuli di kefir, agglomerati di colore biancastro formati da un complesso di polisaccaridi, che ospita batteri e lieviti. Il kefir di latte, però, può essere anche vegano: questa bevanda si può infatti preparare con il latte di soia, il latte di riso o qualsiasi altra bevanda vegetale contenente zuccheri. In commercio esistono anche prodotti per la cura del corpo a base di kefir come saponette, balsami e creme corpo.
Dove si compra
Sia il kefir di latte che quello di acqua sono reperibili, già pronti, nel banco frigo della grande distribuzione e nei negozi di alimentazione naturale e biologica. Per chi lo volesse, è possibile preparare queste bevande anche in casa; in questo caso è necessario procurarsi i grani di kefir di acqua o di latte: oltre che in alcune alcune farmacie particolarmente fornite e nei negozi specializzati in prodotti naturali, si trovano facilmente online con un costo variabile tra i 5 e i 10 euro per 40 grammi. In alternativa, esistono gruppi anche sui social dedicati allo “spaccio” di granuli (anche gratuiti): vi segnaliamo questo, uno dei più famosi online.
Benefici, proprietà e controindicazioni del kefir d’acqua
Il kefir d’acqua presenta una percentuale dal 3 al 10% di zucchero e tanti altri ingredienti che possono variare a seconda delle ricette e dei gusti personali: è possibile scegliere tra limone, succo d’uva, succhi di frutta, frutta secca, malto, foglie fresche di menta ed erbe aromatiche come finocchio, cumino o anice e perfino il miele o le radici di zenzero.
Invece la quantità di alcol varia fra lo 0,2% e 1% a seconda del tipo e della percentuale di zuccheri aggiunti, del tempo di fermentazione e della quantità d’aria disponibile; in condizioni di anaerobiosi (senz’aria, quindi con il contenitore quasi pieno di liquido) prevalgono fermentazioni alcoliche e si otterrà una bevanda più alcolica.
Il kefir d’acqua è in grado di:
- rafforzare il sistema immunitario e stimolare, dunque, le difese immunitarie: contiene, infatti, 15 specie circa di fermenti, tra cui diversi lieviti e batteri delle specie Lactobacillus, Leuconostoc, Acetobacter e Streptococcus;
- combattere la stanchezza cronica e l’insonnia;
- contrastare l’insorgere di problemi alla pelle come acne, eczemi e allergie;
- equilibrare i livelli di colesterolo. Ha, inoltre, proprietà antinfiammatorie e antibiotiche;
- migliorare efficacemente la salute dell’apparato digerente e combattere la sindrome dell’intestino irritabile.
Normalmente l’assunzione di questa bevanda non provoca effetti collaterali; in ogni caso occorre – come sempre – non esagerare nelle dosi per evitare problemi come stitichezza e crampi intestinali.
Come preparare il kefir d’acqua fatto in casa
Per preparare il vostro kefir vi serviranno i seguenti ingredienti e strumenti:
- 1 barattolo di vetro (che dovrà avere la capienza di più di un litro);
- 1 litro di acqua naturale;
- 3 cucchiai di granuli di kefir d’acqua;
- 2 cucchiai di zucchero di canna;
- 2 fichi secchi (vanno bene anche 2 prugne o qualche chicco di uvetta);
- mezzo limone biologico;
- un colino
A piacere, si può aggiungere un pizzico di cannella o altri aromi naturali; la scelta degli ingredienti modificherà il sapore e l’aroma della bevanda.
Riempite il barattolo di vetro con l’acqua e aggiungeteci i granuli di kefir, lo zucchero, il limone e la frutta. Mescolate bene per far sciogliere lo zucchero, e richiudete con un tappo o con un canovaccio bloccato con un elastico. Dovranno rimanere due dita d’aria sopra l’orlo dell’acqua, perché la fermentazione produce anidride carbonica.
Lasciate la vostra soluzione su una mensola a temperatura ambiente per due giorni rimescolando gli ingredienti dopo le prime 24 ore. Una volta terminato il processo di fermentazione filtrate il liquido con un colino e conservatelo in frigorifero. Si consiglia di consumare il kefir sempre fresco.
Per conservare i granuli, invece, è necessario metterli in acqua zuccherata in frigorifero fino ad una settimana ma senza poi poterne utilizzare il liquido di conservazione. È inoltre importante sciacquare sempre accuratamente il vaso usato per la preparazione e i granuli prima di ogni nuova procedura. Volendo, si può anche decidere di conservarli per più tempo: in questo caso bisognerà farli asciugare all’aria e chiuderli in una busta, dove rimarranno dormienti ma vitali fino a un anno.
Un po’ di storia
Fra la gente dei pendii delle montagne del Nord del Caucaso si tramanda un’antica leggenda secondo cui Maometto avrebbe donato alle tribù ortodosse il segreto del kefir, elisir di lunga vita, e abbia insegnato loro come produrlo.
Questa scoperta fu custodita gelosamente per generazioni poiché si credeva che il kefir avrebbe perso la sua forza e il suo potere se si fosse rivelato agli stranieri il segreto della sua produzione e così la gente del Caucaso del Nord ha goduto di questo alimento per secoli senza condividerlo con nessuno.
Le altre popolazioni sentivano occasionalmente strane storie su un’insolita bevanda che si diceva avere magiche proprietà e lo stesso Marco Polo menzionò il kefir nelle cronache dei suoi viaggi in Estremo Oriente.
Il kefir rimase sconosciuto al di fuori del Caucaso per secoli fino a quando a inizio ‘900 i membri dell’Accademia delle Scienze Russa, venuti a conoscenza delle proprietà curative del kefir cominciarono, con molte difficoltà, a farne uso per il trattamento della tubercolosi nei sanatori e per le malattie dello stomaco e intestinali.