L’aneto – il cui nome scientifico è Anethum graveolens – è un’erba aromatica il cui sapore è a metà strada tra quello dell’anice e del finocchio e nella tradizione culinaria italiana non ha un ruolo di spicco, anche perché si tratta di una pianta piuttosto rara nel nostro territorio. L’aspetto di questa pianta ricorda molto quello del finocchietto selvatico e di essa si utilizzano sia i semi sia le foglie che, oltre a dare un tocco in più a numerose ricette, apportano diversi benefici alla nostra salute.
Dove si compra
Dove trovare l’aneto? È possibile acquistarlo sia fresco – nel banco frigo dei supermercati più forniti – che essiccato, solitamente nel reparto dedicato alle spezie. Lo stesso vale per i semi, impiegati in diverse preparazioni, reperibili nella grande distribuzione.
L’aneto in cucina: usi e ricette vegane
Dell’aneto si utilizzano sia i semi essiccati che le foglie fresche: queste ultime sono ottime per aromatizzare un piatto di verdure in insalata – patate in testa – o per dare un tocco in più a salse e condimenti a base di yogurt: noi, per esempio, lo abbiamo usato per preparare una maionese vegana deliziosa in accompagnamento a dei bastoncini di mare ed è ottimo anche per insaporire i primi piatti, come il nostro orzo alle melanzane con tofu e pomodori secchi. Qualche fogliolina di aneto regala un sapore speciale alla frittata vegan senza uova, ma è ottima anche per aromatizzare i sottaceti e prodotti da forno quali pane, grissini e focacce. I semi di aneto, invece, sono utilizzati per lo più per preparare infusi e bevande calde dalle proprietà rilassanti, ma anche per aromatizzare insalate, salse e conserve.
Aneto: proprietà e controindicazioni
Le foglie di aneto sono ricche di antiossidanti, utili per contrastare gli effetti dannosi che i radicali liberi hanno sul nostro organismo. In più, sono un alleato per combattere numerosi problemi dell’apparato digerente grazie alle loro proprietà digestive, antispasmodiche e carminative (che favoriscono, cioè, l’eliminazione di gas da stomaco e intestino). Un infuso di semi di aneto prima di andare a dormire è un ottimo rimedio contro l’insonnia, ma questa pianta ha anche proprietà “cosmetiche”: favorendo la diuresi, infatti, aiuta a contrastare gli inestetismi di cellulite e ritenzione idrica. L’aroma dell’aneto è utile per combattere l’alitosi. Non esistono controindicazioni note nell’impiego dell’aneto in cucina, in dosi moderate, ma l’uso curativo è invece sconsigliato in gravidanza e allattamento, ma anche in caso di disturbi alle vie urinarie.
Coltivazione
Iniziamo col dire che la pianta dell’aneto si autosemina ogni anno quindi la semina non va ripetuta annualmente, ma solo al momento del primo posizionamento. L’aneto è adatto per essere coltivato sia in vaso che in terreno; ama i terreni ben drenati e, nello scegliere il luogo di semina, teniamo presente che la pianta può raggiungere e superare anche il metro e 50 di altezza. I semi devono essere piantati in tarda primavera o a inizio estate e bisogna considerare che questa pianta teme il freddo, quindi deve essere posizionata in un punto ben riparato, magari insieme ad altre piante aromatiche (ma non vicino al finocchio, col quale potrebbe ibridarsi e dare luogo a piante di qualità inferiore).
Curiosità
Nell’antica Roma l’aneto era molto amato e utilizzato, perché si riteneva che le sue foglie avessero proprietà energizzanti, in grado di aumentare la forza fisica: era infatti la pianta aromatica più utilizzata dai gladiatori prima dei combattimenti.