Vegolosi

Allattamento e svezzamento vegano: il latte formulato vegetale è la scelta migliore

Ancora oggi uno dei temi più caldi per chi ha scelto un’alimentazione a base vegetale è lo svezzamento dei bambini. Rimangono, infatti, molti dubbi alle mamme che hanno scelto di intraprendere questo percorso: quali sono gli alimenti più indicati? E in quale periodo è possibile introdurli nella dieta del neonato? Nel libro Svezzamento veg. Alimentazione complementare tradizionale e autosvezzamento, le esperte di cucina e nutrizione Maria Alessandra Tosatti e Francesca Gregori ci aiutano a fare chiarezza su questo argomento, dandoci preziosi consigli sulle esigenze nutrizionali della prima infanzia, su come introdurre i cibi solidi nella dieta del neonato e sugli alimenti vegetali più appropriati.

Nell’opera grande spazio è riservato al tema dell’allattamento, in quanto il latte materno continua, anche nella fase di introduzione dei cibi solidi, a essere un alimento fondamentale sia dal punto di vista nutritivo che affettivo. Difatti, ogni femmina di mammifero produce un tipo di latte unico nel suo genere, pensato per alimentare al meglio il proprio cucciolo.

Latte vaccino e latte formulato vegetale

Se l’uso del latte vaccino è sconsigliato nella prima infanzia per la sua carenza di ferro, il suo consumo anche in seguito al compimento del primo anno di età non pare giustificato da motivi nutrizionali validi, ma anzi, come è possibile leggere nel manuale edito da Edizioni Il Punto d’Incontro: “Il latte favorirebbe lo sviluppo di muco nelle vie aeree, è associato ad allergie, a intolleranze alimentari e al maggior rischio di sviluppare il diabete di tipo 1 nei bambini predisposti”.

Le semplici bevande vegetali a base di cereali, legumi o frutta secca, però, non sono adatti a sostituire il latte materno, perché non sono in grado di rispondere alle esigenze nutrizionali dei bambini di pochi mesi. Le bevande vegetali, però, possono essere consumate comodamente dai bambini dopo i 6 mesi di età, ma solo all’interno di una dieta bilanciata e studiata insieme a un pediatra.

Cosa dare allora ai neonati che non possono assumere il latte materno o i cui genitori hanno scelto un’alimentazione vegana sin dalle prime settimane? La scelta migliore è certamente il latte formulato a base vegetale, noto anche come adattato o umanizzato, cioè un tipo di latte prodotto industrialmente al fine di riprodurre al meglio il latte materno e garantire comunque il soddisfacimento delle esigenze nutrizionali del neonato. Fra i latti formulati in commercio si possono distinguere, infatti, quelli a base di latte vaccino e quelli a base vegetale. Questi ultimi, derivanti dalla soia o dal riso e ideati per l’alimentazione dei bambini che non possono per motivi di salute assumere proteine animali (ad esempio a causa dell’allergia alle proteine del latte vaccino), possono essere impiegati anche da parte di quei genitori che non vogliono che i propri figli assumano latte di origine animale. Il latte formulato vegetale, acquistabile in farmacia, si classifica in tipo 1 (per i neonati fra 1 e 6 mesi di vita) e in tipo 2, utilizzabile dai sei mesi in poi. L’utilizzo di questi prodotti, però, deve sempre essere concordato con un pediatra.

Molti genitori possono avere dei dubbi sull’utilizzo del latte formulato a base di soia a causa della presenza in esso di fitoestrogeni, molecole che possono modificare l’attività ormonale. In realtà, come spiegano Tosatti e Gregori nel volume, al momento non vi sono prove certe che il latte formulato di soia possa provocare effetti negativi sulla fertilità e sullo sviluppo sessuale dei bambini che ne fanno uso. Al contrario, l’uso di alimenti ricchi di fitoestrogeni in tenera età sembrerebbe proteggere le bambine dallo sviluppo di un tumore al seno nell’età adulta.

Svezzamento veg. Alimentazione complementare tradizionale e autosvezzamento
di Maria Alessandra Tosatti e Francesca Gregori
Editore Il Punto d’Incontro
13,90€