Una raccolta firme per chiedere a Netflix Italia di sospendere immediatamente la messa in onda della nona stagione di “Il carnivoro”, la docu-serie americana che racconta le “avventure di caccia” e culinarie di Steve Rinella. A lanciarla sul proprio sito e attraverso i canali social è l’Oipa, che sottolinea con forza quanto sia “deplorevole divulgare con leggerezza il mancato rispetto per la vita di tanti esseri senzienti che, ridicolizzati dai protagonisti, vengono poi cucinati e serviti su un piatto” e si chiede come la piattaforma streaming possa “far passare il messaggio che cacciare, far soffrire e uccidere un animale oggi sia una necessità vitale e che l’essere cacciatore definisca lo status di ‘vero uomo’”.
“Il carnivoro”
In effetti, titolo a parte, è sufficiente guardare il trailer di un minuto de “Il carnivoro” per farsi un’idea chiara di quale sia il messaggio trasmesso (e venirne parecchio scossi). E’ lo stesso protagonista a spiegare: “Sono Steve Rinella, vivo per cacciare e caccio per vivere“, dice raccontando come “avere fame” sia una conseguenza inevitabile dell’aggirarsi per montagne in cerca di animali “facendo cose primitive e pensando cose primitive. E non intendo solo la fame normale – ci tiene a specificare il cacciatore -. Ti viene fame di cose, e in un modo che a casa ti spaventerebbe“. Tra colpi di fucili, animali sgozzati davanti alle telecamere e carcasse in bella mostra, Rinella ricorda che “c’è una bestia splendida là fuori che ci aspetta, e io ho ancora fame”. Oggetto della serie, già alla nona stagione, non è, infatti, solamente la caccia di qualsiasi specie di animale selvatico, ma anche la cucina e il fatto di “godere” in compagnia di quella carne per sfamarsi in un modo definitivo “primitivo” . Non a caso Netflix presente Rinella come “cacciatore” ma anche “cuoco” e, a sorpresa, “ambientalista”.
La petizione
“La bellezza della natura nelle regioni più affascinanti e remote del mondo è stroncata da immagini di morte, sofferenza e crudeltà verso poveri animali innocenti, il tutto condito da risate, divertimento e spensieratezza”, sottolinea l’Oipa spiegando il senso della raccolta firme da indirizzare a Netflix. “Animali uccisi senza pietà e usati per preparare ‘deliziose ricette’ con l’atroce giustificazione che farlo è una necessità vitale e che l’essere cacciatore definisce lo status di ‘vero uomo’!”. La docu-serie, ribadisce l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, è “dannosa, nociva e altamente diseducativa” perché “invece di insegnare il rispetto per la vita dei nostri amici animali ne celebra la morte su un piatto pronto in tavola”. Nell’appello a Netflix l’Oipa chiede espressamente la rimozione immediata de “Il carnivoro” dalla programmazione streaming qui in Italia, pena la cancellazione del proprio abbonamento alla piattaforma.