Cholita è un’orsa di 25 anni che ha vissuto gran parte della sua vita in un circo peruviano. La sua gabbia era minuscola e le sue giornate costellate di violenze e sopraffazioni. Non ha più le dita dei piedi, ma solo dei moncherini, per evitare che ferisse i suoi addestratori con gli artigli e anche i denti sono rotti. Cosa questa piuttosto comune tra i predatori tenuti in cattività che spesso si consumano o perdono i denti cercando disperatamente di aprire le sbarre delle gabbie, o vengono puniti perché “si comportano male” proprio con l’estrazione dei denti.
Dopo che è stata liberata circa 10 anni fa è finita in uno zoo in attesa che le venisse trovata una vera casa. Quando Jan Creamer, presidente di ADI (Animal Defenders International), è involontariamente incappato nella storia di Cholita, subito si è mobilitato, in collaborazione con i gestori dello zoo, per trovare alla fragile orsa, una casa nella natura vigilando sulla sua libertà in modo che non corra mai più pericoli.
Cholita è stata sottoposta a visite veterinarie, a una dieta naturale fatta anche di frutta fresca, a sedute terapeutiche in un’apposita piscina e si è divertita con i giocattoli messi a disposizione dai volontari. Ora vive da un anno nella giungla amazzonica (nella riserva ecologica Taricaya), finalmente libera di correre in ettari e ettari di natura incontaminata, lontana dall’uomo.