Alla scoperta della fauna selvatica dell’Appennino, tra cervi, marmotte, aquile, caprioli e stambecchi. Lì, davanti ai nostri occhi, nel loro habitat naturale, ma senza alcun impedimento o restrizione per la loro libertà perché quelli che si ammirano non sono animali “veri”, ma solo fedeli riproduzioni, a grandezza naturale. Nasce così l’Animal Park Cimone, il primo parco interattivo degli animali d’Italia, inaugurato nei giorni scorsi a Sestola, sull’Appennino emiliano.
Il Parco si trova sul monte Cimone, al Passo del Lupo, lungo la pista da sci Colombaccio, a 1600 metri di altezza. Un percorso di circa 1 km in discesa, da percorrere in poco più di un’ora, durante il quale si possono osservare da vicino gli animali, inseriti ciascuno nel proprio ambiente naturale, e scoprire attraverso una serie di cartelli le caratteristiche della fauna locale. Ma non solo. “Abbiamo selezionato 23 animali, quelli tipici dell’Appennino, ma abbiamo voluto creare anche una piccola area dedicata agli animali a rischio estinzione, come il lupo bianco e l’orso bianco per promuovere la sensibilizzazione su questo tema, a partire dai bambini”, spiega Paolo Magnani, responsabile di Zero Lupi, la società che ha ideato e gestisce l’Animal Park Cimone. Il Parco è stato pensato, infatti, soprattutto come luogo di svago estivo per le famiglie sulle piste da sci di Sestola. “È un progetto alternativo, il primo in Italia di questo genere. Il parco – prosegue Magnani – è nato dalla volontà di animare anche d’estate un luogo che vive soprattutto d’inverno. E ci piaceva l’idea che una gita in famiglia potesse trasformarsi in un’occasione didattica sul mondo animale, ma nel rispetto degli animali stessi”.
Al percorso in altura si accede prendendo una funivia lungo la quale i bambini possono iniziare a sentire i versi degli animali, che sono realizzati a grandezza naturale in un materiale adatto a resistere alle intemperie esterne. La volontà è rendere il Parco fruibile tutto l’anno aprendolo nei prossimi mesi anche alle scuole ed esportare il modello interattivo anche in altre parti d’Italia: “Crediamo – conclude Magnani – che sia un modo molto suggestivo ed educativo di scoprire la natura, il bosco con i suoi abitanti, favorendo la sensibilizzazione sul rispetto dell’ambiente e degli animali sin da piccoli”.